Gino Blanc

L’opera di Blanc si carica di paradossi, se da un lato attrae lo spettatore, dall’altro lo allontana. Alla precisione delle linee si accosta la confusione, in un costante dialogo tra il segno puro e lo sguardo immaginifico. Lo sperimentalismo nell’utilizzo di nuovi materiali e l’osservazione del quotidiano fanno di Blanc un artista contemporaneo suggestionato dalla realtà del proprio tempo.

Blanc riflette sul quotidiano, sulla transitorietà dell’uomo moderno come nella serie di opere che rappresentano sale d’attesa e aeroplani. Sono i non luoghi, riconoscibili a prima vista, che racchiudono in sé una storia da raccontare. Blanc interagisce con questi spazi creando momenti di riflessione, sul viaggio, la lontananza, la fuga dalla realtà.

La produzione artistica è riconducibile alle suggestioni visive e alla parte sensibile interiore, il più intimo nocciolo della sfera personale. L’opera si sviluppa in modo naturale senza il conseguimento di un piano prestabilito e diviene evocativa.

Nelle opere di Blanc non tutto è visibile, esse sottendono e alludono ad altro, conducono lo spettatore a una riflessione personale, a un viaggio interiore. Lo sperimentalismo dei materiali impiegati e la dimensione visionaria, divengono strumenti per la ricerca personale dell’artista.

Diplomatosi in ottica presso l’istituto Fleming di Treviso, nel 2006 frequenta la Complutense University di Madrid, specializzandosi in pittura murale. Nel 2007, si è diplomato in pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia e nel 2010 si è specializzato in pittura. 

Autore veneziano, consolidato con il territorio dove ha esposto in numerose gallerie, vive a Venezia dove insegna al liceo artistico.